lunedì 28 novembre 2011

Clandestino carbonizzato nella mansarda del sindaco

NICHELINO «Sono profondamente addolorato. Non mi sento di dire altro, non so ancora cos’è successo». Il sindaco Giuseppe Catizone è sconvolto per la tragica fine di Jamil Osmane, un clandestino tunisino di 39 anni, carbonizzato nel rogo di una mansarda di proprietà della sua famiglia. L’incendio si è sviluppato all’alba di sabato nel sottotetto di un palazzo in via San Massimo 8, a Torino. Secondo le prime testimonianze in quella soffitta di 12 metri quadrati, ereditata dai fratelli Nina, Raffaele, Rosalba e Giuseppe Catizone, vivevano tre extracomunitari, ma non è ancora chiaro a che titolo.


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