Ressa nei concorsi Duemila domande per un solo posto

MONCALIERI - Circa 2.000 domande per un solo posto di lavoro e nemmeno certo. E il Comune sarà costretto ad affittare il Pala Ruffini di Torino per assolvere il concorso. Così il concorso bandito dal Comune per un solo posto da inserire in graduatoria per eventuali sostituzioni di personale alle dipendenze dell’ente, è stato preso d’assalto. Nel frattempo, però, si è fatta sentire la necessità di assumere 3 persone a tempo indeterminato, che andranno a ricoprire i ruoli di impiegati del settore amministrativo e di archivista. Per il 2011, si prevedono tagli a bilancio per 3 milioni di euro, tra contributi statali e entrate dell’ente. Dunque, le assunzioni saranno difficilmente possibili, perché i tagli penalizzeranno la spesa corrente, praticamente costituita dalle spese sul personale, sulla quale ci saranno forti limitazioni. Così, per evitare di restare senza personale, dal momento che prossimamente quattro dipendenti dell’anagrafe andranno in pensione, salta il concorso per creare la graduatoria di un posto a tempo determinato, e viene rilanciato il concorso per le assunzioni, anche per assicurare all’ente servizi maggiormente efficienti. «Ci aspettiamo un boom di partecipanti, anche ai concorsi per i posti a tempo intederminato – dicono dal Palazzo – Sicuramente, coloro che hanno preso parte a quello a tempo determinato, per sopperire a personale in maternità o pensionamenti, parteciperanno anche per il posto fisso: saremo costretti, per la prima volta, ad affittare il Pala Ruffini, come fa Torino». In media arrivano a Palazzo civico 600 domande, ma al concorso se ne presentano circa 300, come accaduto nell’ultimo per un posto a tempo determinato. «Attendiamo almeno 2.000 domande per i due posti da amministrativo e un centinaio per quello di archivista che richiede una specializzazione». Affittare il Pala Ruffini costerà al Comune 2.500 euro. «Non abbiamo spazi pubblici che possano ospitare così tanta gente, ma siamo costretti a procedere con le assunzioni, facendole rientrare nella spesa del personale di quest’anno perché, dal prossimo, i tagli e i vincoli imposti dal decreto legislativo non ci permetteranno di assumere».

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