MONCALIERI Ormai è certo: se non incorreranno intoppi burocratici la mensa di Betania di corso Roma, che serve pasti caldi ai poveri della città, si trasferirà nell’ex moschea di via Pininfarina, a borgo San Pietro. L’ipotesi annunciata qualche mese fa dal “Corriere” sembra essere ormai certa. Mancano soltanto più le autorizzazioni dell’Azienda sanitaria locale. Avuti i permessi, le attrezzature della mensa per i poveri saranno trasferite al primo piano dell’edificio commerciale vicino a piazza Bengasi, di proprietà del Comune. Uno spazio particolarmente confortevole che si estende su una superficie di circa 250 metri quadrati, con servizi e un comodo ascensore che dal piano terra conduce al primo piano. I locali di via Pininfarina erano stati acquisiti al patrimonio comunale circa cinque anni fa, dopo una lunga controversia con la comunità islamica di Moncalieri, e sono sempre rimasti liberi. «La soluzione che il Comune ha prospettato ai volontari della mensa di Betania è piaciuta molto - racconta l’assessore alle politiche sociali Glauco Giacomelli – Stiamo pensando di concederla, attraverso una convenzione, in comodato d’uso e se non ci saranno ostacoli di varia natura il trasferimento dovrebbe avvenire entro fine marzo” . La mensa di Betania, gestita da una quindicina di volontari dell’associazione “Carità senza frontiere”, è l’unico servizio mensa della città che a mezzogiorno, dal martedì al venerdì, nel periodo da settembre fino a metà giugno, offre un pasto caldo a tutte le persone in difficoltà, ai senza tetto e ai nomadi, senza chiedere per altro alcun documento. Attualmente la mensa di Betania è ospitata nel seminterrato della parrocchia di Santa Giovanna Antida a borgo San Pietro, in corso Roma 25, e all’anno versano 7mila euro per l’affitto dei locali. Una cifra che i volontari non possono più permettersi di sostenere. A questo si aggiunge la crescita esponenziale del numero delle persone che chiedono di poter essere rifocillate, che l’attuale spazio non è più sufficiente ad accogliere. Nell’ultimo anno la presenza dei poveri alla mensa di corso Roma è pressoché raddoppiata: una cinquantina di commensali al giorno. Senza contare che anche la parrocchia ha bisogno dei locali per svolgere le attività oratoriali. Numerosi i problemi, così l’anno scorso i volontari si sono rivolti all’assessore alle politiche sociali Glauco Giacomelli proprio per chiedere di essere aiutati a trovare un’altra sede. Valutate alcune soluzioni, la scelta è poi ricaduta sui locali dell’ex moschea di via Pininfarina. «Gli spazi sono particolarmente accoglienti e adeguati ad un servizio come quello svolto dai volontari della mensa - afferma l’assessore – Inoltre, per raggiungere il primo piano c’è anche l’ascensore, indispensabile per le persone con difficoltà motorie. Crediamo poi che il servizio offerto, considerato il grave stato di crisi che sta vivendo la nostra comunità, sia prezioso ed indispensabile » . Nata nel 1999 per volere di don Marini, parroco a Santa Giovanna Antida fino a qualche anno fa e oggi della chiesa di La Loggia, nonché presidente onorario dell’associazione “Carità senza frontiere”, la mensa di Betania ha offerto un servizio di ristoro senza mai interruzioni, salvo per alcuni interventi di adeguamento o problemi con la popolazione nomade. Dal 2010, considerato l’accentuarsi dello stato di crisi, l’associazione offre pasti interamente gratuiti, mentre prima si chiedeva un contributo simbolico di un euro. Una misura adottata per evitare che persone in gravi difficoltà economiche rinunciassero al pasto perché impossibilitate a spendere 16 euro al mese.
www.corrierechieri.it/art/L'ex moschea diventa mensa
Nessun commento:
Posta un commento